Municipio

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Progettato tra il 1886 e il 1887 dall’ingegnere Giuseppe Ryolo su un’area ricavata dall’abbattimento della parte orientale dell’antico convento dei Carmelitani, rappresenta un esempio dell’architettura neoclassica del tempo.
L’alto basamento del Palazzo dell’Aquila (così denominato in riferimento al civico emblema araldico), la distribuzione delle aperture e l’impiego della pietra sul paramento conferiscono un movimento chiaroscurale sottolineato da tre corpi emergenti e dai grandi archi che verticalizzano il triplice aggetto del corpo centrale, concluso da un attico triangolare con orologio, e delle due sezioni laterali.

La facciata è fregiata da iscrizioni celebrative. All’interno due grandi scaloni immettono ai piani alti. Stucchi rinascimentali si possono ancora osservare in alcuni ambienti mentre è stata distrutta nei bombardamenti del 1943 la volta dell’aula del consiglio comunale affrescata da Menotti Bruno nel 1897. Tra i cimeli artistici del municipio è da annoverare il busto marmoreo di Umberto I firmato da Francesco Greco nel 1881. Lo stilizzato prospetto retrostante ed interno all’antico chiostro è scandito da snelle lesene decorate con capitelli ionici in pietra.